“Crea-Action”. Arriva il Fuorisalone 2025

E dopo l’Art Week ecco il week milanese più atteso. Sì, la città attende questa kermesse che dilaga in tutti i quartieri. Il focus resta sempre via Festa del Perdono con le interessanti installazioni che dialogano tra loro nei chiostri della Statale trasformando il luogo quasi in un luna park, immortalato serialmente nei selfie di addetti ai lavori e cittadini. Parlo del Fuorisalone, emanazione del Salone, più interessante per me perché ha quell’aspetto creativo che fonde un po’ tutto, design, arte, improvvisazione anche in luoghi inaspettati della città che si scoprono belli anche se brutti. Milano diventa per una settimana quella “place to be” dove girano fiumi di bollicine e di designers, veri e fakes.
dal 7 al 17 aprile, 6 location si animeranno con quasi 40 tra mini-architetture e installazioni dal forte carattere sperimentale, testimoni di un processo dinamico in cui la creatività si traduce in azione concreta, innescando trasformazioni reali.
Per ora gli indirizzi da segnarsi sono l’Università degli Studi di Milano, l’Audi House of Progress | Portrait Milano, l’Orto Botanico di Brera (con l’installazione WAR FLAGS di Philippe Starck with Babinet & co, vedi sotto e qui) e lo Strettone della Pinacoteca di Brera (con IT MEANS PEACE di Marco Balich, vedi sotto e qui), oltre che da Eataly Milano Smeraldo (con l’installazione Il Giardino delle Meraviglie di Elena Salmistraro) e Urban Up | Unipol De Castillia 23 (con The Earth is Life, Our Future is Hope di Felice Limosani).
Più ci addentreremo, nei giorni che verranno, segnalerò mano a mano le cose che ho trovato più interessanti e i luoghi che vale la pena visitare
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