Fuorisalone 2017: vince Lambrate Ventura, qui è di casa la creatività.
No, non è cosa di parte. Non è perché qui ho il mio studio, ma è qui che si trovano le cose per cui vale la pena di buttarsi tra la folla e intrufolarsi nelle officine aperte, nei grandi spazi industriali abbandonati, nei loft aperti dei designers.
Forse questo è in sintonia con l’energia di questo quartiere, dove hanno ormai sede le fucine dei grafici e dei designers milanesi e si lavora tutto l’anno, qui nulla è finto o soltanto per una settimana.
Ho passato questi giorni a lavorare chiusa nella mia oasi di silenzio, mentre il mondo girava appena fuori dalla porta di via Ventura nel brulicare di anime che si intrufolavano ovunque, avide di novità, di idee, di opening con l’ormai immancabile spritz. Quando uscivo, però, si respirava un’aria bellissima che mi conduceva alla scoperta di ciò che che è stato messo in scena qui intorno a me, non solo dai grandi blasonati marchi delle industrie del design, ma soprattutto da piccole realtà meno conosciute.
Ogni anno mi capita di pensare che il Fuorisalone di quello precedente fosse stato il migliore, ma quest’anno qui c’è veramente uno stacco dal resto che si trova in città, ormai trito e ritrito in cui pure i negozi che non c’entrano con il design trovano qualche scusa per fare affari.
Passando in rassegna il centro, Statale e Brera, dove le grandi aziende di materiali per l’architettura e la costruzione dominano con i loro progetti che puntano al gigantismo spettacolare senza più molta novità , girando per via Tortona dove il mix del mondano dà spazio persino agli hair designers e alle cartomanti, si capisce che in Milano non c’è più un luogo con identità, tutto si mischia, tutto è parte di un gioco di concomitanza. Idee poche, è solo una kermesse di giovani in cerca di divertimento.
Eppure è proprio dai giovani che arriva il nuovo, e questo mi fa felice, non solo dai giovani designers ma da quelli che si sono inventati tante creazioni, oggetti, geniali trovate che fanno capire quanto potenziale creativo sommerso abbiamo e che va ben oltre il design.
E questo potenziale non deve essere relegato negli anfratti dell’ormai tentacolare Fuorisalone, Milano deve essere l’opportunità per tutta la creatività che fa nascere nuovi spazi e nuove start up, perché è da qui, e bene lo si può vedere proprio in Lambrate Ventura, che può partire la formula del futuro.
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