Vita sana in Regione sana: le brutte cartoline dalla Regione Lombardia.

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Alcune sere fa, uscendo da una pizzeria, mi soffermo sull’espositore di promocard all’ingresso e resto colpita da immagini che richiamano vagamente le cartoline del trentennio fascista. Mi accorgo con stupore che sono firmate da Regione Lombardia e vogliono promuovere ai cittadini uno stile di vita salutare. Recano monumenti disseminati nel territorio lombardo, statue equestri, poeti e artisti ai quali sono stati apportati, con ritocchi grossolani, elementi come salvagenti, ciabatte, teli da bagno, scarpe da tennis e altro. Il risultato è di una tristezza indescrivibile e mi chiedo chi abbia realizzato e approvato una tal pacchianeria. Ancor più pessimi gli headline ” Una buona Regione per fare movimento” o “una buona Regione per mangiare sano”, una metafora linguistica che sa di esercizio di copywriter al primo anno di scuola.
Ma è possibile che gli Enti spesso non sappiano comunicare freschezza allontanandosi dai soliti cliché che li vogliono polverosi e tristi? Oppure, per dirla tutta, sembra quasi che non vogliano affatto comunicare e che, a volte, queste campagne siano fatte soltanto perché d’obbligo di qualche direttiva. Risultato è che nessuno le vede, nessuno recepisce il messaggio e non servono a nulla.
Peccato, perché il mezzo scelto poteva essere ben utilizzato se si fossero liberate le sue potenzialità creative che lo caratterizzano come efficace e a poco costi.
Storie e personaggi creati ad hoc, modi di dire, stili e soggetti singolari, sono passati da qui fino a far diventare la promocard un vero e proprio “cult” del collezionismo urbano. Chi di noi non ne ha presa almeno una?

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