STORIE DI ORDINARIA FOLLIA. Atto 1: Milano, zona Ticinese.
Vivi a Milano. La conosci. Eppure non ti passa per la testa neppure per un secondo che qui la noia è, per antonomasia, l’antitesi al nome stesso della città. Ti ostini a ignorare il fatto che, scongiurando le mille sfaccettature delle leggi di Murphy, la pianificazione delle tue mosse durante la giornata é quasi paragonabile al lavoro di un pilota prima di un volo intercontinentale. Ebbene sì: lui deve vedersela con vento, pioggia, neve, pressione… Tu con la circonvallazione all’ora di punta, gli ztl, l’area C e, non ultimo, lo sciopero ATM. E poi c’é il sopra citato Murphy. Lui non perdona. Sei in circonvallazione all’ora di punta, in un giorno di sciopero, in ritardo e senza benzina? È allora che accade tutto ciò che non ti aspetti, tutto quello che è considerato impossibile da ogni probabilità statistica: un benzinaio appare come un’oasi nel deserto, parte delle tue ansie inizia a dissiparsi.. e invece no. CHIUSO. Non ti perdi d’animo: nella tua mente si concretizza l’unico ricordo utile dell’ultima cena di Natale. Un micro benzinaio, desolato, stile vecchio film americano… è fatta. e invece no. CHIUSO, sbraita una tizia appollaiata su uno scooter. Quando quest’ultima parte ignorando le tue ormai supplichevoli richieste su dove trovare un’area di servizio inizi a guardare il mondo con gli occhi di uno che medita una strage. E, abbandonato persino da un telefono che dovrebbe farti anche da caffettiera, mentre mediti se inseguire lo scooter o buttarti in una via a caso, la soluzione è lì, davanti a te. Pizza al metro, piazza, mia nonna abita lì. Via verso una piazza di cui non ricordi il nome, ma che offre una lapidaria certezza: l’Agip. Dopo 7 lunghi semafori rossi, rettilinei in folle e l’incrocio del terrore, eccola. Investi 10 euro (quel tanto che basta per ripetere l’esperienza il più presto possibile). Ovviamente sbagli il lato e devi giocare al tiro alla fune con la pompa, la quale funziona a scatti, ma nulla ha importanza. Questa volta è fatta per davvero. Inizi a rilassarti. Alzi gli occhi e BOOM. La tua frase da Cassandra “Che angoscia questo incrocio, se qualcuno bruciasse l’arancione lo metterei sotto”, pronunciata circa 30 secondi prima, si materializza: vedi sfrecciare un paraurti avvolto da scintille per almeno 20 metri, una moto a terra e il poveretto alla guida fare un volo e non alzarsi più. E tu resti lì, impietrito, a tratti angosciato, chiedendoti cosa puoi fare. Per fortuna il ragazzo davanti a te al benzinaio aveva il telefono in mano e ha chiamato immediatamenti i soccorsi. Tremi, decidi di mettere in moto e tornare a casa, emotivamente scosso, ma decisamente più saggio. Hai, infatti, acquisito utili precetti di vita milanese da tramandare a posteri, amici e parenti: -MAI prendere la macchina nei giorni di sciopero ATM, -Se decidi di prendere la macchina nei giorni di sciopero ATM, assicurati di avere benzina, -Se vai in porta Ticinese in macchina, investi e fai il pieno, -Non fidarti della tecnologia, ti abbandona sempre nei momenti di maggior bisogno, -Quando scatta il verde, assicurati che quello dietro di te suoni il clacson prima di partire, in questo modo saprai che è già rosso nella direzione opposta.
Commenti